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Sistema di Gestione per l'organizzazione, il governo e il controllo dell'Impresa ai sensi del D.LGS 231/2001

L’introduzione del Decreto Legislativo 231/2001 rappresenta una grande novità per il diritto d'impresa.

Il Decreto pone, infatti, a carico dell’impresa una responsabilità amministrativa in dipendenza di determinati reati commessi da propri amministratori, dirigenti, dipendenti o terzi mandatari qualora realizzati nell’interesse o a vantaggio dell’impresa stessa.

Il Decreto sovverte, dunque, il principio "societas delinquere non potest" attribuendo al giudice penale la competenza a giudicare, in parallelo, la responsabilità dei soggetti cui è attribuita la commissione del reato e la responsabilità dell’impresa nell’interesse o a vantaggio della quale il reato sarebbe stato commesso.

La norma ha, peraltro, previsto espressamente che l’impresa possa andare esente da responsabilità - ovvero possa vedere attenuata la propria responsabilità - qualora si sia dotata di un modello di organizzazione e di gestione interno atto a prevenire la commissione dei reati previsti nel decreto.

AMBITO DI APPLICAZIONE

In dipendenza della commissione dei reati previsti nel Decreto Legislativo, il Giudice penale, all’esito di specifico processo, potrà applicare le sanzioni nei confronti dell’impresa.

Sono previste sanzioni pecuniarie, misure interdittive, confisca e pubblicazione della sentenza di condanna.

Le sanzioni pecuniarie si applicano in relazione a tutti gli illeciti dipendenti dai reati previsti nel decreto e possono raggiungere importi anche assai consistenti (da un minimo di 10.329,00 € ad un massimo di 1.549.370,00 €).

Le sanzioni interdittive, di durata variabile da tre mesi a due anni, si aggiungono alle sanzioni pecuniarie in casi di particolare gravità e per i reati per i quali sono espressamente previste.

Sono rappresentate dall’interdizione dall’esercizio dell’attività, dalla sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito, dal divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio, dall’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e dall’eventuale revoca di quelli già concessi, nonché dal divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Le misure di natura cautelare sono dello stesso tipo e specie di quelle interdittive e, a determinate condizioni, sono applicate all’impresa a fini preventivi nel corso dell’indagine e del processo.

Dal Giugno 2001 ad oggi il Decreto Legislativo ha subito diverse e significative modificazioni.

Alle prime classi di reato, che riguardavano delitti previsti dal codice penale quali, tra i più rilevanti, l’indebita percezione di erogazioni, la truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, la frode informatica; la concussione e la corruzione, sono stati aggiunti, successivamente, reati societari previsti nel Codice Civile quali le false comunicazioni sociali, il falso in prospetto, l’illegale ripartizione degli utili e delle riserve, le illecite operazioni sulle azioni o quote sociali o della società controllante, le operazioni in pregiudizio dei creditori, l’aggiotaggio nonché altri reati ancora.

Evidentemente, il novero dei reati potrà essere ulteriormente esteso in futuro. La stessa legge delega prevedeva che la responsabilità dell’impresa discendesse anche dalla commissione di reati in materia di ambiente e territorio, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro ed incolumità pubblica.

BENEFICI PER L’ORGANIZZAZIONE

Dotare l’impresa di un modello di organizzazione e di gestione atto a prevenire reati, costituisce, quindi, per più ragioni, una scelta strategica per l’impresa, per i soci e per gli amministratori.

L’adozione del modello potrà, infatti, consentire all’impresa:

  • di andare esente da sanzioni ovvero di contenerne l’entità;

  • di poter ovviare all’applicazione di misure cautelari;

  • di poter perfezionare l’organizzazione interna dell’impresa ottimizzando la suddivisione di competenze e responsabilità;

  • di poter assicurare il rispetto degli adempimenti previsti dal Decreto Legislativo ogni qualvolta ciò venga richiesto nell’ambito dei rapporti contrattuali dell’impresa;

  • di evitare l’iscrizione di sanzioni o di pendenze giudiziarie nei certificati pubblici che potranno essere richiesti nell’ambito di rapporti commerciali e di pratiche amministrative.

Si tratta, all’evidenza, di benefici che potranno tradursi in utilità economica per l’impresa.

L’adozione del modello, concepito anche in funzione dell’entrata in vigore, dal 01/01/04, del nuovo diritto societario (D.LGS 17/01/03 n.6), potrà rappresentare, inoltre, un utile corredo in vista del più agevole e puntuale adeguamento dell’impresa alle imminenti modifiche normative.

Si rileva, in ultimo, che qualora le sanzioni venissero applicate all’impresa, la mancata adozione di un modello di organizzazione e di gestione potrebbe costituire per i soci motivo di azione di responsabilità nei confronti degli amministratori.

IL SISTEMA DI GESTIONE ADVENIS

ADVENIS ha elaborato un disciplinare specifico per la realizzazione di Sistemi di Gestione per la Prevenzione dei Reati cui consegue la responsabilità amministrativa dell’impresa ai sensi del decreto legislativo 231/2001.

Il disciplinare, studiato per essere applicabile a società ed enti, permette l’adozione di un sistema efficace attraverso procedure agevolmente adattabili alle diverse esigenze specifiche della singola impresa, adeguandosi all’organizzazione esistente.

Il sistema, inoltre, è stato studiato e concepito con particolare attenzione agli schemi delle norme Iso, al fine di consentire:

  • l’agevole integrazione tra sistemi;

  • la verifica di terza parte circa la conformità del sistema.

Al riguardo, il disciplinare elaborato da ADVENIS ha avuto importante riconoscimento dal Rina che ne ha riconosciuto l’idoneità tecnica e che, primo tra gli enti internazionali di certificazione, ha avviato, sulla sua base, un’attività di verifica di terza parte e di certificazione, ritenendo che l’adozione di un modello organizzativo interno capace di svolgere un’efficace azione preventiva rappresenti l’elemento fondamentale per un approccio responsabile al mercato.

A CHI È RIVOLTO

Il disciplinare si rivolge a società, enti pubblici economici, associazioni.

La considerazione della natura e tipologia dei reati e delle conseguenze che potrebbero derivare all’impresa, non possono che indurre all’adozione di Sistemi di Gestione per la Prevenzione dei Reati.

Avuto riguardo al novero dei reati previsti, si rileva che i reati societari rilevano per tutte le imprese e rapporti con settori della Pubblica Amministrazione (Stato, Regione, Provincia, Comune, Uffici finanziari, INPS, Aziende Sanitarie, etc.) risultano fisiologici.

Inoltre, per quanto attiene i reati societari, è da considerare anche il rilievo delle sostanziali modifiche che saranno introdotte con l’entrata in vigore, il 1 gennaio 2004, del Decreto Legislativo 17/01/03 n.6, legge di riforma organica della disciplina delle società di capitali e società cooperative.

Le imprese che fruiscono di finanziamenti pubblici e quelle fornitrici della Pubblica Amministrazione hanno, poi, una più sensibile esigenza di dotarsi di un efficace Sistema di Gestione per la Prevenzione dei Reati.

Per esse, anzi, l’adozione del sistema potrà divenire anche un requisito specificamente richiesto dalla Pubblica Amministrazione.

PERCORSO ATTUATIVO

Nella definizione e nello sviluppo di un Sistema di Gestione per la Prevenzione dei Reati, ADVENIS ritiene di primaria importanza considerare la specifica realtà aziendale.

Il sistema deve, infatti, essere modellato in ragione delle peculiarità dell’impresa, affinché possa tradursi in un opportunità di reale tutela.

L’avviamento del Sistema prevede diverse fasi:

Fase 1:

System Photo aziendale e Risk Assessment.

 

Fase 2:

Approvazione, con delibera del consiglio di amministrazione del Codice Etico Aziendale.

 

Fase 3:

Progettazione ed attuazione del Sistema di Gestione per la Prevenzione dei Reati. (Gap Analysis "as is vs to be")

 

Fase 4:

Approvazione, con delibera del consiglio di amministrazione del Sistema di Gestione per la Prevenzione dei Reati.

 

Fase 5: (opzionale)

Verifica e predisposizione alla certificazione.

 

Fase 6: (opzionale)

Assistenza alla fase di Certificazione di terza parte

 

Fase 7:

Assistenza al mantenimento del sistema di gestione

ADVENIS: APPROCCIO E METODOLOGIA DI INTERVENTO

Nell’approccio alla soluzione sarà fondamentale una visione per scenari progressivi.

La pianificazione degli interventi terrà conto delle esigenze d'integrazione fra l'impresa ed il contesto in cui opera.

Ogni intervento manterrà il suo valore nel tempo in quanto elemento vitale di un sistema che si perfeziona e si adegua con l’evolversi del quadro normativo, dello sviluppo aziendale e delle esigenze di mercato.

L’adozione del Sistema proposto, non significherà, quindi, alterare gli equilibri esistenti bensì, semplicemente, adeguarli a nuovi schemi: ogni opzione, infatti, verrà stabilita in ragione dello stato del sistema organizzativo aziendale e delle infrastrutture di supporto.

La filosofia di intervento ADVENIS prevede soluzioni non traumatiche per il sistema impresa. Ogni soluzione sarà modulare e perfettamente integrabile con le altre.

L’obiettivo è quello di consentire la crescita del sistema, in termini di funzionalità e prestazioni, in sintonia con lo sviluppo aziendale.

Mediante un'attenta pianificazione degli obiettivi e degli interventi, ADVENIS supporta l'impresa nella sua evoluzione.